mercoledì 28 marzo 2012

PIL o PPL

di Raffaele Terlizzi

Il PIL o Prodotto interno lordo è un parametro che misura la ricchezza di un paese. Questa misurazione avviene in maniera indiretta attraverso la misurazione dei consumi (principalmente). Il PIL viene adottato da tutti gli organismi internazionali per calcolare le quote di partecipazione dei vari stati ONU, FMI, per stilare classifiche e per valutare l'economia di un paese.
Il PIL viene definito nel seguente modo Y = C+G+I+(X-M) dove Y è il PIL, C sono i consumi finali, G è la spesa dello stato, I gli investimenti, X le esportazioni ed M le importazioni.
Il grosso limite del PIL è che i consumi finali vengono influenzati dalla spesa dei dipendenti statali e da quella dei pensionati. Quindi da componenti della società che non sono produttivi, in altre parole pensioni e dipendenti statali ricevono soldi dallo stato che per darli a loro li preleva dalle tasche dei ceti produttivi. Questo vale sicuramente per l'Italia dove la pensione viene gestita dallo stato e senza un piano di accumulo/investimento come avviene in altri paesi .La stessa cosa vale per gli investimenti, che se fatti dallo stato , vengono fatti tramite soldi presi dai ceti produttivi. Qualcuno potrebbe obbiettare che gli investimenti statali porteranno ad un rientro futuro in quanto investimenti .In realtà un qualsiasi investimento che generasse utile sarebbe fatto tranquillamente da privati. Alla fine tutto quello che spende lo stato viene fuori dai ceti produttivi. Ecco che compare il PPL o prodotto privato lordo o come definito in inglese “private product remaining with producers” da Rothbard. Il PPL può essere calcolato depurando il pil da tutto quello che è generato dalla Pubblica amministtrazione. A questo punto la curiosità ci fa porre la domanda: Qual è il PPL italiano?
L'istat ha da poco comunicato che il pil del 2011 è di 1550 mld di euro. L'istat ha sempre comunicato che la spesa delle pensioni italiane è pari al 14,1% 218,55 mld.
Sempre l'istat ci fa sapere che nel 2011 la spesa per i dipendenti pubblici è stata di 170 mld. La spesa diretta statale che rientra nel calcolo del pil è piu difficile da trovare perchè i bilanci dello stato non sono così trasparenti .La forbice di queste spese è compresa tra 150 e 200 mld .Prendiamo 150 mld cosi la valutazione è prudenziale.PPL = 1550-170-218,55-150 = 1011,45. Se rapportiamo il debito pubblico, le entrate fiscali, al ppl cioè ai ceti produttivi la musica è completamente diversa .Del resto solo i ceti produttivi producono ricchezza da cui lo stato può attingere. Come è stato dimostrato dal blocco sovietico, uno stato di soli statali non può farcela.Nel 2011 il debito italiano è stato di circa 1900 mld 187% del PPL
la banca di italia ci fa sapere che nel 2011 la pressione fiscale ha raggiunto il 45% del pil
Che corrisponde al 68,9% del PPL.

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